




C’è chi dice che le coincidenze non esistono, chi dice che è il destino a guidarci ad incontri che cambieranno le nostre vite. Questa è una storia che ha a che fare con le coincidenze.
Nel 2022 alla morte della mia nonna materna ci ritrovammo dentro a quel triste rito impregnato di cose e ricordi che è lo svuotare la sua casa, e in un vecchio armadio trovai in un cartone un trofeo tutto arrugginito che riportava una strana scritta: 5 luglio 1927, Primo Trofeo Maranello - Serra Mazzoni. Nello stesso cartone articoli, fotografie e un cognome ricorrente: Valetti.
Non il mio cognome ma quello della nonna.
Da qui inizia la storia fatta di coincidenze e di una voglia di capire, conoscere e rivivere un passato che mi era sconosciuto. Il passato dei Fratelli Valenti che furono prima contadini, poi piloti e in fine proprietari dell’Officina F.lli Valetti.
Che vissero la tragedia della guerra sfidandola con gesta eroiche e con il sacrificio di due delle loro vite.
Che risorsero dalle ceneri di un’Italia distrutta rimboccandosi le maniche, tornando a correre anche per onorare i 2 fratelli caduti.
Che passarono la passione a un nipote che fu capace di continuare le gesta e la tradizione del correre, ma anche del preparare auto e moto per grandi sfide.
Che a causa di un tremendo incidente nell’ottobre del 1980 in cui persero la vita i 2 fratelli scampati alla guerra, la loro storia fu chiusa in un cassetto e coperta dalla polvere e dal dolore.
Fino al ritrovamento di quel trofeo e di quello scatolone, in un momento particolare della mia vita, il compimento dei 50 anni, momento nel quale ti guardi indietro e ti chiedi il senso di tutto ciò che hai fatto.
Poi la seconda grande coincidenza. Quando nel 2024, scordato il trofeo e i 4 fratelli, curiosando tra siti in cerca di una Vespa Piaggio incontrai la foto di un Moto Morini Corsaro 125 del 1960 che ricordavo di avere già visto.
Andai a riprendere il cartone che in qualche modo era finito in cantina a casa mia e dentro trovai la foto di una moto tale e quale, ma ancora più sorprendente fu scoprire che aveva lo stesso numero di targa. Era quella posseduta dai 2 fratelli sopravvissuti alla guerra.
Questo era un segno chiaro, che mi chiamava a riprendere in mano quella storia.
Ma visto che insieme le cose sono più belle, acquistai la morto e decisi insieme a 3 amici di ridare vita all’Officina F.lli Valetti.
Sono Atti Andrea, lontano nipote di quei 4 fratelli che diedero il via ad una storia epica e proprietario dell’Officina F.lli Valenti e vi prometto che ci sarà modo di raccontarvi tutta la storia che ci ha portato qui oggi.
